Esprimiamo profonda gratitudine ed ammirazione per papa Francesco per averci donato questo mirabile documento che è l’Amoris laetitia – “la gioia dell’amore” – che dichiara, chiarisce e manifesta l’amore nella famiglia ma anche l’amore per la famiglia, rimarcando le felicità, le gioie, le speranze ma anche le difficoltà, le fragilità, le sconfitte che in essa si vivono quotidianamente” così afferma Filippo Maria Boscia presidente nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.
L’esortazione apostolica che raccoglie i risultati dei due Sinodi sulla famiglia del 2014 e del 2015, è un testo articolato e profondo, concreto e limpido, che senza fraintendimenti parla il linguaggio dell’amore, declinandolo in tutti i suoi molteplici significati, vissuto e sofferto nell’esperienza delle famiglie “così come sono”.
E’ la vita di ogni uomo e di ogni donna che costituiscono la famiglia, l’amore coniugale e familiare, la trasmissione della vita, il bene dei figli che interessa alla Chiesa “esperta in umanità”, che è chiamata “a formare le coscienze, non a pretenderle di sostituirle”: nessuno è discriminato o emarginato, nessuno è separato o estraneo al cuore della Chiesa.
La verità e la carità si conciliano in questo testo profetico e per certi versi rivoluzionario; la misericordia e la giustizia ne sono le coordinate principali; il discernimento, l’accompagnamento e l’integrazione sono le linee guida nelle situazioni di irregolarità e di crisi: è la legge dell’amore che deve sempre prevalere; è l’ ineludibile esplorazione del cuore dell’uomo che farà emergere così la felicità piena e appagante, a fronte di uno sterile legalismo interpretativo e di un arido formalismo etico.
I medici cattolici sono particolarmente attenti all’illuminato richiamo del Santo Padre sulle minacce che incombono sulla famiglia e quindi sull’intera società civile, rappresentate da molteplici problematiche che possano minare alla base l’identità stessa della famiglia, come l’ideologia del gender; la diffusa cultura contro la vita umana, dal suo concepimento e fino al termine della sua esistenza; la scarsa attenzione agli anziani e alle persone con disabilità; l’intervento ormai sovrastante delle biotecnologie nel campo della procreatica; una inadeguata salvaguardia e tutela dei minori e delle persone più fragili; la violenza sulle donne; una carente e sovente destruente formazione morale soprattutto delle giovani generazioni.
“I medici cattolici desiderano quindi raccogliere, con fede intelligenza e sensibilità, queste sfide che interpellano la coscienza di ogni uomo e di ogni battezzato – conclude il Prof. Boscia – poiché sono convinti che la famiglia è un bene per l’umanità, rappresenti una risorsa della società ed è una comunità di vita e d’amore della Chiesa”.
Filippo Boscia, presidente Nazionale AMCI