La nascita di un bambino da ‘madre in affitto’ è seguita dal rapido allontanamento del bambino per consegnarlo alla coppia che lo ha commissionato. Ci si preoccupa di diritti del bambino di conoscere i genitori, di possibili ricadute psicologiche. Ma a questi non possiamo non aggiungere i rischi immediati per la salute, di cui purtroppo nessuno parla.
Il primo è l’assenza del latte della mamma. Certamente il bambino nato per procura potrà prendere latte artificiale, ma come qualunque mamma sa non è la stessa cosa. Il latte materno contiene infatti unaserie di sostanze protettive che non si ricreano in laboratorio e che, venendo a mancare, espongono il piccolo a una serie di patologie che Alison Stuebe nella rivista Reviews in Obstetrics and Gynecologycosìriassume: «Aumento di infezioni, di obesità infantile, di diabete di tipo 1 e 2, di leucemia e di morte improvvisa».
Il secondo rischio è riportato dalla studiosa indiana Amrita Pande nel libro Wombs in labor: transnational surrogacy commercial in India(Columbia University Press): l’aumento di frequenza di tagli cesarei per questi che sono considerati ‘bambini preziosi’, termine molto criticato ma ben documentato in letteratura; e anche se l’Oms chiede da anni di ridurre i cesarei, qui siamo in controtendenza, col bambino che si prende anche i rischi legati a questa metodica.
Terzo rischio per la salute del piccolo è l’assenza del corpo della mamma, che almeno per il tempo del viaggio verso la nuova casa non troverà un sostituto (e il sostituto non sarà mai come la mamma, perché il neonato apprezza molto più l’odore e la voce che ha sentito durante i nove mesi di gestazione). Il contatto pelle a pelle tra bambino e mamma è uno dei fondamenti della pediatria moderna. Quanto passerà dopo la nascita prima che il bambino ritrovi un vero calore umano? Queste ore o giorni di isolamento saranno un problema?
Studi come quello pubblicato sulla rivista Birth dalla professoressa Bystrova mostrano la possibilità che questa separazione possa avere in futuro ricadute sull’interazione col genitore.
C’è però anche sul versante materno un aspetto da non sottovalutare: dato che il contatto pelle-pelle alla nascita previene – almeno nelle nascite premature – la depressione post-partum, il distacco e l’assenza del figlio potrebbe aumentare i problemi anche per le donne. Ma significativamente della salute delle gestanti a pagamento si sa veramente poco, sebbene costituiscano anch’esse un gruppo da seguire e valutare nel tempo.
Latte materno, contatto con la pelle, voce della mamma, rischi da cesareo: sono punti fermi dell’assistenza ostetrica e neonatologica, che nel caso della gestazione per procura sono messi a rischio, creando potenziali problemi per la salute del bambino. Pensare che sono ‘piccoli rischi’, o che ‘tanto poi passa tutto’, è pericolosa faciloneria, in controtendenza con le attuali linee- guida per la cura del neonato. Certo: non tutte le mamme ‘comuni’ possono allattare, alcune si ammalano e non possono stare a contatto col figlio, altre devono sottoporsi comunque a un cesareo. M si tratta di eccezioni che si affrontano per il bene più grande della salute della donna e del bambino: non possono essere un optional che un genitore sceglie e programma.
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La scienza mostra gli effetti negativi della separazione dalla madre gestante
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Dott. Carlo V Bellieni