Josep Maria Simón – pubblicato il 20/05/21
Intervento del dottor José María Simón Castellví, presidente emerito della Federazione Internazionale dei Medici Cattolici (FIAMC), sui vaccini anti-Covid, intitolato “Efficacia, sicurezza ed etica” e ditribuito dalla pagina web della Federazione
Ci sono tre fattori di cui tener conto quando ci interroghiamo sulla qualità di un vaccino o di qualsiasi altro farmaco: efficacia, sicurezza ed etica. Sono come le tre gambe di uno sgabello, e non ne può mancare nessuna perché questo si tenga in piedi.
L’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 approvati negli Stati Uniti, in Inghilterra o nell’Unione Europea è ben studiata e contrastata. Funzionano. La comparsa di varianti del virus obbligherà forse in futuro a modificarne le formule, ma funzionano, e i nostri anziani ne stanno già beneficiando.
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Anche la sicurezza dei vaccini è stata ben studiata, ed è sottoposta a controlli periodici per evitare e minimizzare le sorprese. Tutti i farmaci efficaci possono avere effetti secondari, che si trattano con le armi a disposizione della Medicina. Quando si distribuisce un vaccino, inoltre, si cerca di far sì che i suoi rischi siano di gran lunga inferiori a quelli della malattia che combatte. È vero che non conosciamo le conseguenze a lungo termine, soprattutto dei vaccini a m-RNA, che sono nuovi per l’umanità. Si suppone che non daranno problemi, ma a lungo termine per tanti aspetti non è prevedibile. L’m-RNA non entra nel nostro DNA. Si degrada in circa tre settimane.
L’etica è un fattore chiave sia per i professionisti che per chi riceve il vaccino. Nei saggi clinici precedenti all’approvazione dei farmaci si tiene sempre conto degli aspetti etici. Ad esempio, si conta sul consenso informato dei volontari che lo proveranno prima che venga distribuito al pubblico in generale. I volontari vengono studiati attentamente, e se necessario vengono risarciti.
Alcuni gruppi e persone hanno serie remore a raccomandare o a lasciarsi somministrare i vaccini, perché circolano voci sul fatto che siano prodotti con cellule di feti abortiti.
Va detto che i vaccini Pfizer e Moderna non hanno utilizzato nella loro produzione linee cellulari di feti abortiti decenni fa. Le hanno forse utilizzate nelle fasi sperimentali preliminari, ma non nella produzione del farmaco.
Gli altri vaccini approvati in Europa e negli Stati Uniti hanno utilizzato, a quanto pare, queste linee cellulari nella loro produzione. Se si potesse scegliere (e forse in futuro si potrà scegliere nelle farmacie il farmaco per la ri-vaccinazione), io sceglierei Pfizer o Moderna.
Attualmente, però, noi cittadini non possiamo scegliere. La Federazione Internazionale dei Medici Cattolici (FIAMC), in linea con quanto stabilito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, pensa che la collaborazione con il male dell’aborto sia remota, e visto che la Medicina dice che i vaccini sono necessari per sconfiggere il virus, non si agisce contro la morale se ci si lascia vaccinare, anzi, si contribuisce al bene comune.
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Spesso noi esseri umani collaboriamo senza volerlo remotamente con il male: ad esempio, comprando un prodotto di un’impresa che maltratta i suoi lavoratori o investendo in piani pensionistici che forse stanno finanziando fabbriche di armi offensive.
Credo sinceramente che sia positivo prendere decisioni corrette sulla nostra collaborazione o meno con gruppi e persone che fanno cose negative. Ad ogni modo, non è sempre fattibile e non dobbiamo angosciarci per questo. Viviamo nel mondo, e Dio non chiede a tutti di allontanarsene radicalmente, ma di cercare di liberarci dal male. Vorrei che ci fossero produttori di vaccini che in ogni momento rispettino la vita umana fin dal concepimento. Spero che un giorno potremo creare farmaci etici al cento per cento. Al momento dobbiamo adattarci a quelli che abbiamo.
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Rispetto profondamente le persone che non desiderano vaccinarsi per motivi morali, e non sostengo la necessità di costringerli a farlo. Devono continuare a proteggersi e a proteggere gli altri con mascherine, misure igieniche, ventilazione e distanza interpersonale. Per vincere l’epidemia serve la vaccinazione rapida di un’alta percentuale della popolazione. Non è necessario che sia assolutamente tutta. Auspico anche che i Paesi più sviluppati siano in grado di somministrare abbondantemente i vaccini ai Paesi poveri. Non so quale sia la soluzione economica migliore per questo: l’umanità deve trovare il modo…
Come conclusione, anche se non si tratta di un’imposizione di scienza o di fede, e non pretendo di essere infallibile in questo, credo onestamente che i vaccini a cui mi sono riferito siano efficaci, sicuri ed eticamente accettabili.
Fonte originale: Vacunas COVID: eficacia, seguridad y ética – F.I.A.M.C.