VINICIO AQUARO – In Roma dal 7 al 9 del corrente ottobre si è svolto il 27° Congresso Nazionale AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) nel settantasettesimo suo anno fondativo. È stato un evento abbastanza straordinario pur nella sua ordinarietà. Trattandosi infatti di una ricorrenza organizzativa istituzionale ha mostrato lo specifico coinvolgimento dell’intera folla dei medici cattolici italiani, e di riflesso della compagine sanitaria nazionale, in una forte riflessione di responsabilità salutistica nel grave tempo del disagio, per altro ancora tristemente afflittivo, della pandemia COVID-19. Ne è venuto fuori un successo peculiarissimo, provvidenzialmente assistito. Catalizzatrice di questa rafforzata esperienza cristiano-sanitaria risulta l’opera a quattro mani del Cardinale Edoardo Menichelli, Assistente Ecclesiastico Nazionale AMCI, e del Professor Filippo M. Boscia, Presidente Nazionale AMCI. Ai DUE va l’intelligente merito di aver curato ed offerto al Congresso il volume davvero enciclopedico dell’attuale magistero sanitario petrino di Papa Francesco, dalla sua elezione al Soglio fino a tutto il 2020.
Volume mastodontico, Adda Editore, di 752 pagine complessive; due quelle di presentazione, 722 di testi papali, il resto di foto, indice analitico e pagine di servizio.
Considerando dunque l’eccezionalità dell’opera vale la pena sussurrare alcune pregevoli sue caratteristiche di piena evidenza. La prima è che trattasi di un volume non destinato alla vendita, quindi è opera-documento, perciò stesso impegnativa nel congegno propositivo e nell’utilizzo tematico. La seconda è costituita dal peso-carta e dalla dimensione della paginatura: altezza centimetri 28, larghezza centimetri 24, peso copia pari a kg 2,035.
Uscendo dalla materialità del libro, emergono due più elette qualificazioni contenutistiche. La prima è nell’incipit assai attrattivo costituito da due pagine in cui si snoda la presentazione del volume.
È infatti una sinossi di grande effetto teologico e biblico ideata, pensata e firmata dal Cardinale Edoardo Menichelli e dal Professor Filippo M. Boscia. È una presentazione dichiarativa della complessa eticità dell’arte medica animata da piena disponibilità di servizio, da amabilità comportamentale, da rispetto primario del sofferente, da effettiva uguaglianza nella risposta alle domande e ai bisogni. Da subito quindi si ricava la convalida dell’ispirata traccia salutistica esattamente il 5 maggio 1956 enunciata da Padre Pio e impressa sulla testata del grande Ospedale di San Giovanni Rotondo “Casa Sollievo della Sofferenza”.
La seconda qualificazione, che ovviamente è sostanziale e referenziale, riguarda la complessità contenutistica del magistero pontificio validamente riportato e la metodologia personale del Santo Padre nella comunicazione e nella marcatura dei tantissimi temi nel suo intenso primo settennato tanto articolatamente affrontati. Vi è intanto una riuscita semplicità espressiva nonostante l’impegnatività dei contenuti. La didattica papale, qui risulta penetrante, convincente e finanche spesso sofferta. In questa fervida lectio sanitaria vi sono coraggio e premura nell’affrontare la salute fisica degli umani anche insorgendo in piena autorità quando gli opportunismi esistenziali osano prevalere nell’oltraggio alle insopprimibili ragioni della creazione e del Creatore. Con siffatto volume l’AMCI apre una nuova sua grande storia di organica attenzione all’intera scientificità medica e al rapporto etico-esistenziale, potente valore della guida generale. L’AMCI diventa così pulpito elevato e condiviso degli addetti ai lavori nella sequela del successore di Pietro che canonizza il rapporto medico-Dio nella custodia della salute umana secondo onestà scientifica, eticità attenzionata, fiducia nella certezza del miracolo.