Immigrazione, medici cattolici: ‘In prima linea nei porti per assistenza a tutto campo’
“Strutturare un servizio marittimo gratuito o semi-gratuito per i migranti la cui identificazione dovrebbe avvenire all’imbarco e non all’approdo, con notevole risparmio di uomini, mezzi e risorse. La non conoscenza certa dei singoli porti di imbarco sembra essere la beffa più grande per la comunità internazionale che di fatto agevola imprenditori impietosi e opportunisti e scafisti violenti come gli unici a porre in atto una professione atroce in risposta a un bisogno reale, dolente e urgente di fuggire dalle guerre. Questa tragedia immane, a molti anni di distanza dall’ondata migratoria albanese ben raccontata nel film “La nave dolce”, non è stata ancora affrontata perchè esistono Stati a cui “fanno comodo” questi barconi di morte”.
E’ la proposta formulata dal prof. Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, il quale aggiunge:
“Un simile piano, finanziato dall’Ue nell’ambito di progetti ad hoc, non è difficile da organizzare e gestire se si tende a un’allocazione credibile delle risorse. L’Amci garantirebbe controlli clinici e tutela della salute dei migranti a titolo esclusivamente solidale e gratuito e in modo coordinato con tutte le associazioni che già operano lodevolmente da tempo su questo fronte”.
“Cosa ostacola il provare a conoscere alla partenza il Paese preferito dal migrante e cercare di organizzarne ordinariamente il trasferimento e la sua ricollocazione? E’ un’utopia questa proposta? Non è meglio del silenzio?”, si chiede il prof. Boscia, che conclude:
“I medici cattolici sono in prima fila per abbattere questo muro di omertà e intendono ringraziare sin da ora i vescovi italiani attraverso il card. Angelo Bagnasco per la quotidiana sollecitudine con cui affrontano le delicate questioni anche dell’immigrazione e condividono in pieno la proposta che siano le istituzioni sovranazionali ad affrontare in modo deciso il dramma che si celebra ogni giorno nel Mediterraneo”.