Nell’esortazione Africae Munus, superando la mera risposta medica o farmaceutica, il pontefice mette in relazione la lotta all’Aids e ad altre pandemie all’educazione sessuale con la promozione della famiglia e della donna, cioè con la questione dello sviluppo integrale della persona. L’esortazione dedica ampio spazio alla difesa della vita e all’educazione.
D. Come si combatte l’Aids in Africa?
R. Papa Benedetto XVI ha consegnato a Ouidah (Benin) l’esortazione apostolica Africae Munus. Al centro ci sono le sfide attuali che interpellano il continente e il contributo che la Chiesa deve offrire. In concreto, uno dei punti scottanti che il Papa ha sempre trattato in Africa è il problema dell’Aids. Quale risposta ha dato in questa occasione?
Spiega in modo sintetico il perché la Chiesa, con i suoi movimenti, le comunità religiose e quelle laicali, è la realtà più efficace nel Continente nero nella lotta all\’Aids.
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- Il papa si riferisce brevemente alla questione concreta della lotta all’Aids e dedica gran parte della “Africae Munus” a parlare del tema dello sviluppo integrale della persona e della sua dignità, che per la Chiesa è la vera chiave nella lotta contro questa pandemia. Sviluppa
- Il papa insiste sulla corretta morale familiare come una delle chiavi per lo sviluppo integrale della persona, e rivolge la propria attenzione soprattutto alle donne africane e all’importanza del riconoscimento della loro dignità, invitando gli uomini a scoprire il proprio ruolo di sposi e padri. Sviluppa
- Benedetto XVI fa appello alla solidarietà della comunità internazionale per combattere le pandemie, mediante l’accesso ai farmaci antiretrovirali, evitando la tentazione di imporre un “pensiero unico” come condizione agli aiuti. Sviluppa